Stretching: Le Back Schools (1)
di Maurizio Mancini
Principi Generali
Le Back schools sono nate con l'intento di educare il paziente e di prevenire
l'insorgere di problematiche posturali e di sintomatologie dolorose.
Esse cercano di agire a diversi livelli; il primo è quello educativo,
nel quale i pazienti vengono istruiti sull'origine del loro mal di schiena e sui
fattori che l'anno provocato. Vengono anche illustrati i metodi per prevenirlo,
come evitare comportamenti a rischio e su come gestire l'eventuale fase acuta.
Il secondo livello è quello conoscitivo, nel quale il paziente
viene invitato a porre maggiore attenzione al suo atteggiamento posturale
durante ogni momento della giornata. Questo allo scopo di verificare e
individuare posture non corrette e potenzialmente pericolose.
La fase rieducativa è il terzo livello. Rinforzando particolari
gruppi muscolari è possibile adottare comportamenti posturali corretti e
alternativi a quelli scatenanti il dolore.
L'intento preventivo costituisce il quarto e ultimo livello. La
prevenzione viene attuata insegnando al paziente che con la pratica di una
attività fisica unita alle nozioni tecniche e posturali apprese nei livelli
precedenti si possono evitare recidive.
La back school di Zachrisson
È la prima Back school contemporanea e fu fondata in Svezia da M. Zachrisson
nel 1969. Consiste in quattro lezioni di 45 minuti l'una, che si svolgono nel
periodo di due settimane. Sotto la guida di un fisioterapista vi partecipano
fino a otto pazienti alla volta.
La prima lezione consiste in una discussione sugli aspetti
generali del mal di schiena, si analizzano le cause, l'anatomia e la fisiologia
e viene spiegata la "posizione psoas" che secondo Zachrisson è la
postura più rilassante per i disturbi della schiena.
Nella seconda lezione si pone particolare attenzione allo sviluppo
dei muscoli addominali e come questi proteggano tutta la zona lombare. Si
insegna la loro esecuzione, che deve essere proseguita a domicilio. Inoltre si
illustrano gli sforzi causati dalle varie posizioni e si consiglia di modificare
frequentemente la postura per diminuirne l'affaticamento. Si insegnano anche i
metodi per distribuire in modo equilibrato il peso del corpo.
La terza lezione consiste in una applicazione pratica delle due
precedenti. Si insegnano inoltre varie tecniche per sollevare e spostare oggetti
sia leggeri che pesanti.
Nella quarta lezione si sottolinea l'intento preventivo,
insegnando ai pazienti che una regolare attività fisica porta a una maggiore
probabilità di ripetersi di episodi acuti e recidive.
La back school di White
Fu istituita nel 1976 in California da A. H. White ed è la prima Back School
statunitense. Rispetto alla scuola svedese il suo approccio è più
individualizzato essendo il corso composto da un numero massimo di quattro
pazienti coordinati sempre da un fisioterapista. Il corso si articola in quattro
lezioni di un'ora e mezza ciascuna che si sviluppano in due settimane.
Nella prima lezione si pone particolare attenzione a tutte le
posizioni e meccanismi che possono proteggere la bassa schiena ed in particolare
alla retroversione del bacino con lieve flessione delle ginocchia. Vengono
inoltre trattati argomenti come la fisiologia della colonna vertebrale e
relativi equilibri e squilibri.
Nella seconda lezione si imparano le posture di
riposo, i movimenti corretti e gli esercizi di rinforzo muscolare. Si pone
particolare attenzione alla lordosi lombare, considerando la sua accentuazione (iperlordosi)
una condizione da evitare nelle posizioni di riposo. Perché queste siano
veramente tali occorre ricercare un allineamento della colonna vertebrale
flettendo le anche e le ginocchia da supini o mettendo un cuscino sotto l'addome
dalla posizione prona.
Vengono inoltre insegnati due esercizi di rinforzo muscolare. Il primo esercizio
si effettua in posizione supina con le gambe piegate e il bacino in
retroversione. Sollevando parzialmente il busto a braccia tese in avanti,
toccare con le mani le ginocchia e rimanere in questa posizione circa 10
secondi. Mano a mano che gli addominali si rinforzano aumentare il tempo della
contrazione.
Il secondo esercizio consiste nel mantenere la posizione
semiseduta con la schiena appoggiata ad una parete per circa 10 secondi, che
verranno aumentati gradualmente man mano che i muscoli si rinforzeranno.
Nella terza lezione si insegnano alcuni esercizi
di stretching per ridurre le tensioni. Questi esercizi possono essere eseguiti
anche a domicilio.
Nella quarta lezione si cerca di responsabilizzare
il paziente e renderlo autonomo nella gestione del proprio mal di schiena
attraverso quanto insegnato precedentemente.